martedì 26 maggio 2009

il coniglietto in crisi (editoriale)

CHICAGO Dopo 56 anni di attività, la celebre rivista Playboy è alla svolta epocale: l'ideatore ed editore Hugh Hefner a malincuore, ha deciso di vendere la propria creatura alla "modica"cifra di 300 milioni di dollari.

LA RIVISTA Playboy (o Playboy Magazine), rivolta a un pubblico maschile adulto, nasce nel 1953 come mensile. Segno distintivo di questa rivista sono i servizi fotografici di nudo femminile, accompagnati da vari articoli di costume, moda, politica, sport e interviste alle celebrità del momento. Playboy risulta essere la prima rivista dedita alla fotografia erotica, ma si tratta di un erotismo softcore: sarà questo il vero motivo di successo che porterà la rivista a invadere tutti i media e divenire una vera "macchina da soldi". Il logo dell'azienda (quotata anche in borsa: Playboy Enterprises), una testa stilizzata di coniglietto con il papillon, diviene ben presto esso stesso oggetto di culto (si pensi alla moltitudine di adesivi e all'oggettistica con il logo impresso).

Playboy è anche una delle riviste più diffuse a livello mondiale, con circa trenta edizioni pubblicate in ogni parte del mondo. L'edizione italiana, dopo alterne vicende, è scomparsa nel 2003 per poi tornare in vendita nel 2008.

LA CRISI Nonostante il successo (rimane sempre la rivista maschile più venduta degli USA) durato più di 50 anni, dal 2002 al 2008 Playboy ha perso 600.000 lettori. Hugh Hefner ha dichiarato: "La concorrenza della scadente pornografia online gratuita è stata una spina nel fianco continua e ora, complice la crisi economica, è stato raggiunto il punto di non ritorno: Playboy è in vendita."

Hefner in ogni caso, anche se ha dovuto imbattersi nel licenziamento del 25% della sua forza lavoro fra Los Angeles e New York, si dichiara in alcun modo intenzionato a chiudere i battenti della rivista, rimanendo in possesso del 70% delle quote aziendali .

Potremmo vedere ben presto dunque un altro proprietario a guidare le sorti di quest'azienda? intanto si vocifera dell'interesse nell'acquisto di Sir Richard Branson, noto imprenditore britannico fondatore della Virgin Records.

I maschietti dunque possono stare tranquilli: la rivista non chiuderà! Almeno finchè c'è Hefner, ma, dati i suoi 83 anni, c'è da pensare al futuro.

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