11 Giugno 2009 la notizia è fresca fresca: il settimanale femminile Grazia, edito dal 1936 da Mondadori, entro la fine dell'anno giungerà nelle edicole di Francia, Thailandia ed Indonesia, portando così a 14 il numero dei Paesi esteri ove la rivista è pubblicata.
«Rappresenta un caso unico nel panorama mondiale dei periodici», nota Maurizio Costa, vicepresidente e amministratore delegato di Mondadori; aggiunge: «Pur in un anno molto difficile per l’editoria mondiale questi nuovi progetti di lancio sono una testimonianza concreta della nostra fiducia nel futuro del mercato dei magazine e, soprattutto, nelle potenzialità di sviluppo anche a livello internazionale dei brand più autorevoli, come nel caso di Grazia».Difatti, in questi giorni a Milano si sta svolgendo il "Grazia Global Conference", congresso che vede impegnati direttori, responsabili marketing e pubblicità, publisher e quant'altri di tutte le edizioni, nella formulazione e individuazione dei punti nevralgici espressivi e contenutistici della rivista stessa da riproporre nelle nuove edizioni internazionali.
Il caso Grazia, riprendendo le parole di Costa, è davvero unico: oltre essere una delle rare riviste nostrane ad avere altre edizioni internazionali, dai dati pubblicati dal sito http://www.primaonline.it/ , riguardanti i valori di diffusione media e totale vendita dell'editoria cartacea italiana, risulta che fra il Febbraio 2008 e quello 2009 Grazia ha avuto una perdita sulle vendite di circa l'1%.
Signori miei, la domanda sorge spontanea: quella di sbarcare in altri Paesi, è dunque manifestazione di vera fiducia nel settimanale, riportando le parole di Costa, presentimento di fine della crisi che l'editoria mondiale sta subendo, o semplicemente un'affannata e disperata manovra di marketing che mira all'aumento del valore marca - Grazia?
Purtroppo la verità non c'è dato saperla, ma ci rimane sempre il beneficio del dubbio.
Nessun commento:
Posta un commento