Nei giorni 12 e 13 c. m. si è svolta a Bari la seconda giornata della conferenza internazionale per l’industria dell’editoria e della stampa italiana, giunta ormai alla dodicesima edizione e promossa da FIEG (federazione italiana editori giornali), ASIG (associazione stampatori italiana giornali) e IfraItalia.Per superare la crisi, evidenziata altresì dal crollo degli investimenti pubblicitari, giornalisti, editori e stampatori sono giunti ad una soluzione comune: “la via d’uscita è nell’offerta di qualità e nella capacità di sfruttare le potenzialità del web che integra e non sostituisce l’informazione tradizionale” .
Malinconico, presidente degli editori, ha aggiunto: "la qualità è la forza” ed “é importante procedere su questa strada e pensare a come tutelare il contenuto editoriale" aggiungendo: "Le ristrutturazioni sono necessarie perché la situazione economica è pesante, però non bisogna depauperare i giornali delle risorse professionali che ci sono e che servono per mantenere alta la qualità”.
Alla conferenza è intervenuto anche Ferruccio de Bortoli, direttore de "Il Corriere della Sera": "È indubbio che stiamo vivendo una crisi congiunturale e strutturale che comporta un cambiamento profondo e che porta con sé anche molte opportunità; è necessario però cambiare il clima psicologico, siamo troppo pessimisti, dobbiamo dimostrarci capaci ogni giorno di essere più vicini ai nostri lettori sfruttando ad esempio il grandissimo valore della rete e della multimedialità". "È impensabile - ha detto - che sulla rete che ormai ha 22 milioni di utenti al giorno in Italia ci siano solo poche decine di giornalisti professionisti. Bisogna fare in modo che sia sempre più affermata la necessità di avere giornalisti professionisti anche sulla rete".
Sempre più vicini dunque alle previsioni di Rupert Murdoch, che sostiene l'impossibilità del continuare nella gratuità delle news on-line?
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